The fake newser

Era una stanza scarsamente illuminata quella in cui, alle 12:50 di un martedì qualsiasi, si trovavano due uomini seduti ad un tavolo. Il primo, in giacca e cravatta, consultava un corposo fascicolo ed aveva l’aria di essere un agente dei servizi segreti mentre il secondo, un comune cittadino trascinato fino al commissariato, aveva la camicia fuori dai pantaloni e la giacca lasciata in ufficio, dove fino a poco tempo prima era seduto a lavorare su cose, a suo dire, di estrema importanza.
Erano trascorse circa due ore da quando la polizia lo aveva prelevato e solo da pochi minuti l’uomo in abito elegante s’era degnato di procedere.
“Come può notare dal fascicolo qui con me, la tenevamo d’occhio da diverso tempo” disse freddamente l’agente, mentre sfogliava il fascicolo. L’uomo che aveva di fronte non batté ciglio.
“Lei da anni conduce due vite distinte. Nella prima lei è Tommaso Andreolli, un esperto di informatica freelance che lavora per le più famose aziende di settore del Paese e che da poco ha anche pubblicato, su alcuni noti quotidiani, degli articoli riguardanti la sicurezza informatica. È iscritto alla Previdenza previdenza sociale, paga regolarmente le tasse e non ha mai preso una multa per eccesso di velocità in tutta la sua vita.”.
Tommaso si sistemò gli occhiali sul naso, provando a restar calmo.
“L’altra vita la passa al computer, nel suo monolocale” continuò l’agente. “Avrà letto i giornali negli ultimi mesi, immagino. È diventato una celebrità sul web, specialmente grazie al suo blog.”.
“Non so di cosa lei stia parlando”, ribatté Tommaso visibilmente nervoso. “Voglio fare la mia telefonata, conosco i miei diritti!”. L’agente sembrò ignorare la richiesta.
“Lei è accusato di così tanti reati che solo per elencarli dovrei chiedere le ferie. Nel corso degli ultimi anni ha aiutato a creare e diffondere notizie false, allarmismi ed odio razziale su praticamente tutte le più grandi reti sociali. Lei è il creatore di fake news per eccellenza: gestisce centinaia di profili social falsi che utilizza per creare consenso o dissenso, fa sembrare tutto vero agli occhi della massa e riesce a fare tutto questo da solo. Oltre al suo blog, inoltre, possiede più di un sito grazie al quale guadagna ingenti somme di denaro tramite banner pubblicitari per lo più ingannevoli. Una di queste due vite ha un futuro, l’altra invece no.”.
Tommaso sospirò.
“Voglio fare la mia telefonata, non mi intimidiscono i vostri metodi da Gestapo e non intendo parlare se non in presenza del mio avvocato.”.
“Lei mi ha frainteso, signor Andreolli”, replicò l’agente mentre si toglieva gli occhiali da lettura.
“Io lavoro a stretto contatto con il Ministro dell’Interno. Il governo è caduto, lei lo saprà dato che è quasi esclusivamente opera sua. Il Ministro intende diventare capo del Governo. Il suo talento ci farebbe comodo e intende assumerla per la sua prossima campagna elettorale. Deve solo dirmi il prezzo.”.
Tommaso, dapprima sorpreso, si fece coraggio e scrisse una cifra sul fascicolo.