Daniela Fabbri
L’altra Faccia della Mela

Il tempo è un’imboscata. Con un dito provo a stirare la pelle sottile sotto la rima delle ciglia. Iniziano a vedersi parecchio queste rughe, penso. E il mio ovale non è più sodo come una volta, la pelle sotto al mento sembra un lenzuolo che è stato lavato troppo e male. E quei segni intorno […]

Tra gli uomini il guerriero

Aveva lavato con cura le ascelle, tagliato le unghie e la barba. Valerio si guardò. Assomigliava a suo padre la domenica mattina. Si passò una mano sul petto. “Hana wa sakuragi, hito wa bushi”, tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero. Se l’era tatuato in modo da poterlo leggere allo specchio, una […]

Finiva Agosto

L’ultima volta che mi sono tagliata con un coltello ti ho pensato. Affettavo un peperone e la lama è affondata nella carne. Quando ho portato il dito alle labbra, il sapore del sangue mi ha ricordato te. – Questa è l’ultima volta che ci sentiamo, stai bene Poi avevo bloccato il tuo numero e il […]

Mai così bene

Renata cercava lame d’argento nel cielo grigio cemento. Erano le cinque e mezza dell’ennesima giornata trascorsa chiusa in ufficio. Fino a quell’ora l’unico cielo che aveva visto era quello di Windows. Ma era felice così, Renata. I suoi colleghi si trascinavano come zombie lungo i corridoi, mentre lei li percorreva con la falcata sicura di […]

Tic tac

Non ne ho mai abbastanza di te. Eppure, quando ci sei, avrei voglia di ammazzarti. Ci sono stati momenti in cui sembrava che tutto procedesse come da copione. Regolare. Come la batteria di Axis: Bold as Love. Poi, è stato sufficiente uno sguardo, un sorriso, per farti inciampare. Proprio lì, di fronte a me. Hai […]

Sull’evoluzione della lingua

La volta della chiesa era illuminata da un lampadario a più bracci. Non c’erano soffitti affrescati. Solo pietra. Scura, come il peccato. Alle pareti erano appese tavole lignee della Via Crucis. La sola nota di colore arrivava dalle vetrate. L’unico, caleidoscopico, residuo di santità in quel luogo sconsacrato. Il primo colpo di tosse attirò l’attenzione […]

Il califfo è morto

Il Califfo è morto, intitola così il giornale. E la cosa non mi fa piacere, anzi. Mi sembra quasi impossibile. Uno entra in edicola per comprare la Gazzetta e si trova davanti sto titolo, a lettere cubitali. Che poi, non era già morto? O forse no, era qualcuno che gli assomigliava. Mi pare anche di […]